RESPONSABILITà CIVILE E
RISARCIMENTO DANNI

Casistica e pubblicazioni

L’Avv. Marco Bona si è occupato di esondazioni fluviali ed ha collaborato con altri legali nell’assistenza della proprietaria di un’esclusiva villa d’epoca, adibita ad agriturismo ed albergo, limitrofa ad una discarica ed interessata da immissioni olfattive particolarmente maleodoranti.

L’interesse dell’Avv. Bona per la tutela delle vittime di disastri e inquinamenti ambientali ha radici lontane: sin dai suoi primi scritti dottrinali degli anni novanta si è dedicato al tema, occupandosi del disastro di Seveso (1976) e criticando la sotto-tutela risarcitoria che era stata riservata dalla giurisprudenza dell’epoca alle persone danneggiate, le quali, residenti nelle zone limitrofe allo stabilimento da cui era fuoriuscita la diossina, si erano trovate a vivere in un contesto fortemente compromesso, impossibilitati a consumare i frutti della loro terra, sottoposti a controlli sanitari periodici e con il rischio di accusare gravi patologie.

L’Avv. Bona ha coltivato questo suo interesse anche negli anni sucessivi e nel 2012 ha pubblicato un contributo giuridico in materia di danni alle persone cagionati dall’immissione di amianto nell’ambiente, evidenziando altresì le responsabilità istituzionali. Intervistato su la Repubblica (16 febbraio 2012) sulla sentenza penale intervenuta sulla tragedia “Eternit” di Casale Monferrato, l’Avv. Bona ha dichiarato: «La questione che si apre ora è che il percorso per i risarcimenti può diventare molto lungo, e non è detto che i soggetti chiamati a pagare siano solvibili: occorre allora capire se ci possono essere corresponsabilità, ad esempio da parte della pubblica amministrazione, del ministero della Salute o del Lavoro, che possano essere chiamati in causa. La pericolosità dell’amianto e la situazione a Casale, ad esempio, sono note da decenni, eppure le istituzioni che cosa hanno fatto per evitare il disastro?».