RESPONSABILITà CIVILE E
RISARCIMENTO DANNI

Casistica

  • Il naufragio della «Costa concordia» (13 gennaio 2012).
    Il naufragio della «Costa Concordia», di proprietà della compagnia di navigazione genovese Costa Crociere, parte del gruppo anglo-americano Carnival Corporation & plc., è avvenuto venerdì 13 gennaio 2012. La nave, era salpata dal porto di Civitavecchia per un viaggio nel Mediterraneo con a bordo 4.229 persone (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio). Nelle acque dell’Isola del Giglio, tuttavia, la nave urtò uno scoglio e l’impatto causò l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro.Lo studio ha assistito alcuni famigliari delle 32 vittime, diversi sopravvissuti  e membri dell’equipaggio. L’Avv. Marco Bona, quale patrocinatore di persone offese dal naufragio, ha seguito il procedimento penale pendente avanti il Tribunale di Grosseto. Insieme agli Avvocati Umberto Oliva, Giulia Oberto ed altri colleghi inglesi e statunitensi ha rappresentato 32 passeggeri stranieri scampati alla tragedia in una causa civile instaurata avanti il Tribunale di Genova e conclusasi con importanti transazioni. Al di là delle gravissime responsabilità del Comandante Schettino questa tragedia ha evidenziato anche rilevanti falle nell’armatore e nella gestione della sicurezza. Perplessità possono nutrirsi anche in relazione al ruolo della società di certificazione/classificazione.
  • L’affondamento del traghetto, ex Tirrenia, «Al Salam Boccaccio ’98» (2 febbraio 2006). Molti italiani ricorderanno nei loro viaggi verso e dalla Sardegna i traghetti “poeti” della Tirrenia: Boccaccio, Carducci, Pascoli, Manzoni e Petrarca, nel 1999, quando ormai vetusti e contenenti ingenti quantità di amianto, venduti ad un armatore straniero.Il 2 febbraio 2006 il traghetto «Al Salam Boccaccio ‘98» (in precedenza il Boccaccio), mentre navigava nel Mar Rosso tra l’Arabia Saudita e l’Egitto con a bordo oltre 1400 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio, affondò in seguito ad un incendio, causando oltre 1000 vittime tra morti e dispersi. Il naufragio dell’«Al Salam Boccaccio ‘98» è considerato uno dei più gravi disastri marittimi della storia della marina civile. Vennero recuperati soltanto 388 naufraghi. L’Avv. Marco Bona – unitamente ad un team internazionale di avvocati esperti nel settore tra i quali Stefano Bertone, Carlos Villacorta (Spagna), Jean-Pierre Bellecave (Francia), Yasser Fathi (Egitto) e Robert Lieff (USA) – è tra i legali che assiste nei processi pendenti in Italia ed in Egitto oltre 150 famiglie delle vittime della gravissima tragedia marittima. Attualmente è impegnato insieme a tali colleghi nella controversia instaurata avanti il Tribunale di Genova per il risarcimento dei danni. La causa pende contro la società italiana che aveva classificato e certificato la sicurezza della nave, la stessa che ha seguito la «Costa concordia», «Norman Atlantic» ed «Euroferry Olympia». Il caso è approdato anche avanti la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (causa C-641/18) intervenuta con una sentenza storica contro l’immunità giurisdizionale delle società di classificazione e certificazione in ambito navale.
  • L’incendio del Norman Atlantic. Questo traghetto della società Visemar di Navigazione, noleggiato dalla compagnia di navigazione greca Anek Lines per collegamenti Italia-Grecia e viceversa, il 28 dicembre 2014, mentre si trovava nel canale d’Otranto, subì un grave incendio, che provocò 9 morti, 60 feriti e 19 dispersi.Insieme ad un team internazionale di legali comprensivo dello studio legale greco di Silina Pavlakis e Christos Moschos gli Avvocati Marco Bona e Giulia Oberto (Studio MB.O) con Stefano Bertone (Studio A&C) hanno assistito in sede penale e civile famigliari di 7 passeggeri deceduti, 50 sopravvissuti e due società di autotrasporto. Il giudizio civile è stato instaurato nei confronti dell’armatore, del noleggiatore, del cantiere navale e della società di classificazione/certificazione.
  • Incendio a bordo di «Euroferry Olympia» (18 febbraio 2022). Il 18 febbraio 2022 sul traghetto Euroferry Olympia, di proprietà della Grimaldi Euromed S.p.A. (società del Gruppo Grimaldi), che operava il collegamento giornaliero Brindisi-Igoumenitsa (Grecia), si sviluppava un vasto incendio allorquando la nave si trovava a circa 10 miglia a nord dell’isola di Corfù. I 239 passeggeri presenti a bordo, di varie nazionalità, ed i 51 membri dell’equipaggio venivano tratti in salvo e trasportati a Corfù. Gli Avvocati Marco Bona e Giulia Oberto dello studio MB.O, unitamente ai colleghi Stefano Bertone e Jacopo Giunta (studio A&C) nonchè alla collega Greca Silina Pavlakis, hanno assistito 18 passeggeri sopravvissuti alla tragedia ottenendo importanti risarcimenti a titolo di danno morale in via stragiudiziale; attualmente, gli Avvocati sono impegnati nell’assistenza di 10 società proprietarie di autotreni e altri veicoli andati completamente distrutti o gravemente danneggiati dall’incendio.