RESPONSABILITà CIVILE E
RISARCIMENTO DANNI

Vittime di reati contro la persona – Vittime di reati internazionali e violenti: risarcimento a carico dello stato?

In base alla direttiva 2004/80/CE del 29 aprile 2004 lo Stato italiano dovrebbe garantire ai cittadini ed agli stranieri, vittime di reati intenzionali e violenti commessi sul territorio italiano (omicidi dolosi, lesioni personali intenzionali, violenze sessuali), un risarcimento/indennizzo equo e adeguato, allorquando l’autore del reato sia rimasto sconosciuto oppure si sia sottratto alla giustizia o non abbia risorse economiche per risarcire la vittima o, nel caso di uccisione, i suoi famigliari.

L’Italia non si è ancora adeguata alla direttiva. Stante l’attuale impossibilità di accedere ad un fondo statale, le vittime considerate dalla direttiva si trovano a dover agire nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile per la mancata attuazione del diritto europeo.

Trattasi di controversie molto complesse ed incerte, ma il legali dello studio hanno tutte le competenze del caso per affrontarle: l’Avv. Marco Bona è stato il primo in Italia a conseguire una sentenza positiva in una causa di questo tipo.

Ci si riferisce alla pronuncia del Tribunale di Torino del maggio 2010, che ha riconosciuto l’inadempimento dell’Italia. Il caso riguardava la terribile esperienza vissuta da una giovanissima ragazza, la quale era stata sequestrata, percossa e violentata da due individui. I fatti erano stati accertati penalmente, ma i due responsabili si erano resi latitanti e non avevano risorse per risarcire i danni. Il Tribunale ha condannato la Presidenza del Consiglio al risarcimento delle conseguenze morali e psicologiche subite dalla vittima.

La sentenza del Tribunale è stata confermata dalla Corte d’Appello di Torino con pronuncia del gennaio 2012: “è certo che l’Italia … è inadempiente”.