Venerdì 27 ottobre 2017 l’Avv. Umberto Oliva ha discusso avanti la Sezione Terza della Cassazione la causa “pilota” sull’inadempimento dell’Italia alla direttiva 2004/80/CE sugli indennizzi alle vittime di reato violenti intenzionali impossibilitate a conseguire una tutela risarcitoria dai rei in quanto rimasti ignoti o privi di risorse economiche. Il Procuratore Generale ha richiesto il rigetto del ricorso della Presidenza del Consiglio, condividendo quindi le tesi della vittima, una ragazza torinese che fu sequestrata, percossa e violentata da due aguzzini. Si attende ora la decisione della Cassazione.
Nel frattempo si è aperta la polemica sugli importi fissati dal decreto ministeriale del 10 ottobre scorso, dibattito che annovera tra i primi interventi critici quello di Marco Bona sul Fatto Quotidiano online. Gli indennizzi previsti dal recente decreto sono in effetti esigui: per l’omicidio doloso la somma fissa di euro 7.200 da dividersi fra tutti i superstiti (8.200 per l’omicidio commesso dal coniuge o da persona legata da relazione affettiva); per la violenza sessuale euro 4.800; per le lesioni personali dolose solo la rifusione delle spese mediche/assistenziali entro il massimo di euro 3.000, senza differenza tra una persona con una cicatrice ed un tetraplegico. Roventi polemiche anche sul Corriere della Sera di oggi.
 

 

2 Novembre 2017